giovedì 11 aprile 2013

Iron Lady, brain included.

La storia, specie quella contemporanea, è incapace di giudicare. Soprattutto perché pochi te la raccontano giusta.
Certo non ho io la capacità e le conoscenze per raccontare la storia nel modo giusto, ma un po' di memoria ce l'ho, anche parlando di fatti di 30 anni fa.
Sulla base di quella memoria scrivo il mio necrologio per la Iron Lady, che ci ha lasciato da poco. Nel massimo rispetto per la persona Margareth Thatcher, per la sua storia che l'ha vista emergere in un contesto politico e sociale certo non facile per una donna.
Parlo della sua politica, e ne parlo perché insieme a Ronald Reagan la Thatcher è divenuta un'icona di chi pensa che l'economia deve essere libera da tutto, etica compresa. Un'attore e una chimica divennero gli attuatori di ricette economiche sbagliate in tutto e per tutto, ma che ancora ci raccontano giuste, perché furono le ricette con cui il capitalismo recuperò le posizioni perse negli anni '60 e '70, quando bisognò cedere per non rischiare il comunismo.
Allora, sotto il profilo economico, Margareth Thatcher fu un pessimo primo ministro. Tanto da esser capace di mutare il migliore degli scenari possibili nel peggiore:
alla fine degli anni '70 UK, come quasi tutti i paesi occidentali, era "malata" di inflazione da costi, iniziata con la crisi petrolifera e acuita dai sistemi di indicizzazione dei salari. Anziché percorrere la via più giusta in questi casi - politica dei redditi, indicizzazione limitata al tasso atteso - lei volle una stretta monetarista, facendo alzare i tassi di interesse, come si dovrebbe invece fare in caso di inflazione da domanda. La stagflazione dell'epoca iniziò a trasformarsi in recessione vera e propria, quando accadde qualcosa di eccezionale: agli inizi degli anni '80, vennero scoperti i grandi campi sfruttabili di petrolio del Mare del Nord, che hanno reso per un paio di decenni UK un grande produttore. La sterlina, già cara per effetto dei rialzi dei tassi di interesse, andò alle stelle provocando un crollo totale delle esportazioni e l'avvitarsi fortissimo della recessione. Ciò che poteva e doveva essere una grande chance, fu trasformata dal dogmatismo e dall'integralismo della Thatcher in un boomerang: per diversi anni UK ebbe tassi di disoccupazione a due cifre e una grande depressione economica che portò a tensioni sociali, affrontate con una durezza che le fece meritare (insieme a tante altre cose) l'epiteto di Lady di ferro. Così la Thatcher perse un'enorme occasione, la fece perdere alla propria nazione e la fece perdere ad una intera generazione. Alla fine del suo lungo periodo di governo le cose andavano talmente male che fu persino costretta, contro la sua indole e nonostante gli enormi tagli fatti al welfare, ad alzare le tasse introducendo la famigerata "poll tax".
Passarono 10 anni da l'ultimo governo Thatcher, ci fu Major conservatore che espresse subito grande delusione per l'operato della Thatcher. Con lui le cose migliorarono, nel '92-93 UK uscì dalla recessione. Poi ci fu Blair, con cui UK iniziò un lungo periodo di prosperità economica.
Passarono 10 anni tra la Thatcher e il boom economico, lei non ne ebbe alcun merito. I suoi meriti, in campo economico, furono quelli di regalare anni di profonda recessione nonostante la ricchezza del petrolio. Dando a UK addirittura lo smacco del sorpasso dell'Italia di Craxi nella classifica delle potenze mondiali!
Volete dire comunque che la Thatcher vi è piaciuta?
Ok, allora dite che vi è piaciuta per la guerra delle Malvinas e l'affondamento del Belgrano, dite che vi è piaciuta per l'amicizia con dittatori sanguinari come Tachito Somoza e Augusto Pinochet, dite che vi è piaciuta per l'insensibilità agli scioperi della fame dei detenuti dell'IRA che si lasciarono morire, dite che vi è piaciuta per la deregulation fiscale che ha attirato a Londra tanti bravi miliardari evasori, dite che vi è piaciuta perché Berlusconi dice di essersi ispirato a lei e a voi piace Berlusconi.
Non mi venite a dire che vi è piaciuta per quello che ha fatto in economia, perché la cosa mi fa un po' incazzare.

mercoledì 23 febbraio 2011

I post censurati da Il Giornale

Al 38-esimo coglionazzo, ovvero all'ennesimo post che Il Giornale censura su quelli che dovrebbero essere dei forum di discussione dove tutti i commenti che rispettano le regole del disclaimer sono pubblicati, ho deciso di pubblicare in altro modo. Spero abbia un seguito:

Post censurato del 18 febbraio 2011, riferito al seguente articolo
http://www.ilgiornale.it/interni/i_nuovi_cable_wikileaks_il_cav_fa_molte_gaffe__ma_americani_resta_alleato_prezioso/politica-berlusconi-governo-usa-obama-cable-wikileaks-repubblicait-spogli-ambasciata-top_secret-putin/18-02-2011/articolo-id=506876-page=0-comments=1

Quando vi si indica la luna, avete una tale capacità di guardare il dito che se dovessi pensare che siete in buona fede vi farei un torto, perché vi riterrei troppo stupidi. Io ho letto i cablogrammi di Wikileaks. Spogli fa delle valutazioni politiche di Berlusconi di cui neanche Travaglio in stato di grazia sarebbe capace. "Volontà di anteporre gli interessi personali", "frequente uso di risorse pubbliche per conquistare vantaggi elettorali", vi sembrano valutazioni politiche positive? E poi, anche la chiave di lettura di quell'appoggio che l'ambasciatore consiglia, è veramente avvilente per noi italiani. Quando Spogli dice "favoriamo Berlusconi che è un alleato forte", è chiarissimo come, da bravo neocon, intenda dire che Berlusconi è uno che favorisce gli interessi americani. Come ben dovrebbero ricordare i familiari dei nostri soldati morti in Iraq. Interessi solo ed esclusivamente americani. Però com'è la magistratura? inefficente ed autoreferenziale. Cazzarola!

giovedì 29 luglio 2010

Paul dice la sua (come si permette???)




Dopo essersi rivelato un oracolo infallibile nel prevedere i risultati dei mondiali sudafricani, al simpatico polpo Paul viene chiesto di esprimersi circa il prossimo futuro della politica italiana.
La foto indica come la pensa lui, che di previsioni non ne sbaglia neanche una.
Quello che Paul non immaginava, era il fuoco incrociato che si sarebbe scatenato di li a poco...

Ecco le prime reazioni, all'incauta previsione...

Scoop di Libero che rivela come Paul abbia soggiornato a lungo nei mari cubani, con tanto di foto (dubbia) che lo ritrae con t-shirt di Che Guevara.

Canale 5 lo segue in una sua giornata tipo, ironizzando sulla colorazione della parte terminale dei suoi tentacoli, molto simile a dei calzini verdi. Signorini si sente male in diretta, nel vederlo così out of fashion.

Vigorosa dichiarazione di Capezzone , che dice basta, siamo stanchi, di questa soffocante dittatura morale dei celenterati.
Dopo la dichiarazione, il portavoce del PDL litiga con un calamaro, con cui si sputa a vicenda. Il calamaro ha la meglio, per cui le immagini vengono tagliate.

Bonaiuti smentisce tutto, affermando che in realtà Paul ha fatto esattamente l'opposta previsione, ma è stato il riflesso del vetro dell'acquario a trarre in inganno tutta la stampa, che essendo di sinistra, voleva solo vedere quello.

Su Il Giornale, articolo della Maglie che ricollega Paul alla Jihad islamica, identificandone la provenienza in una zona scogliera di Beirut in mano agli Hezbollah palestinesi. Lo stesso quotidiano recupera un articolo "illuminante" della Fallaci del 2002, contenente un'invettiva contro Fini perché si opponeva al bombardamento nucleare del mar Mediterraneo in difesa dei valori giudaico-cristiani

Ghedini annuncia la predisposizione di un lodo che vieta valutazioni della fauna marina nei confronti delle prime 4 cariche dello stato. Alfano approva e condivide in pieno, trattandosi - a suo avviso - del problema più urgente che investe oggi il mondo della giustizia.

Da grande telegiornale generalista, il TG5 da il dovuto peso alla previsione di Paul, trattando la notizia nella rubrica "Gusto", corredata da talune ricette sfiziose.

Bertolaso evidenzia come la Protezione Civile da lui guidata abbia sempre considerato i molluschi marini una delle più grandi minacce nazionali. E' stato solo il pressapochismo di una certa politica, non quella attualmente di governo, ad impedirgli di prepararsi bene al problema con alcuni stage alle Maldive.

In una veemente edizione del TG4, arringa di Emilio Fede che chiede a quale titolo parli questo Pal, Pil, Pul, Pol, ed afferma che se ora ci saranno attentati alla persona del presidente del consiglio silvio berlusconi, la colpa sarà solo di questa infima sottospecie di animale. In segno di solidarietà, vengono trasmesse immagini di Iva Zanicchi mentre prepara il polpo "allo scapecio".

In diretta, Sgarbi morde in testa un polpo e gli da della capra. Il polpo non reagisce, si apprende poi che era stato scongelato prima della trasmissione.

Editoriale di Minzolini al TG1, in cui parla di un vulnus che si è creato
(Minzolini non ha molta fantasia).

A Ballarò Maurizio Lupi vuole smorzare i toni, ma non accetta che si parta da una base in cui i polipi si reputino i soli portavoce della questione morale. Nella stessa trasmissione, intervento misurato di Bondi che paragona i polpi all'essere più immondo della terra, Tonino Di Pietro.

Molto meno conciliante appare Gasparri, che dice che i "porpi" hanno oramai superato ogni limite con le loro dichiarazioni infamanti, e che bisognerebbe iniziare a pensare di togliergli la libertà di espressione. "E poi - precisa Alessandra Mussolini a "La Vita in diretta" - bisogna ANCHE dire che non sono normali, non si possono paragonare certo a dei cani o a dei gatti che fanno l'amore secondo natura!". Gli applausi di consenso travolgono Michele Cucuzza che vorrebbe dire che si tratta semplicemente di riproduzione asessuata, e danno forza alla Mussolini che urla che "ste frociate della riproduzione asessuata i porpi li andassero a fa in Spagna da Zapatero!"

Il ministro dell'Economia Tremonti annuncia che, nel rispetto di ciò che ci chiede l'Europa, il governo provvederà a tagliare i rami secchi. Quindi basta con gli 8 tentacoli a testa per ogni octopus vulgaris, conseguenza della deriva socialista-assistenzialista degli anni '70. Verrà lasciato un solo tentacolo, abbinato però ad una social card con cui sarà possibile recuperare qualche ventosa dagli scarti di pescherie convenzionate.

Forte intervento polemico di Belpietro ad Anno Zero, che attacca Concita di Gregorio chiedendole perché il suo giornale non abbia mai trattato il problema "polpopoli", il più grande scandalo di corruzione politica del dopoguerra incentrato sul perché ai polpi non sia stato mai richiesto il pagamento dell'ICI sulle loro tane.

Bossi dichiara che la gente del nord è stufa di questi animali che non sono padani, perché un polpo nel Po non si è mai visto, ed è pronta a scendere dalle valli imbracciando i fucili (da pesca).

Scatto di nervi di La Russa, che vorrebbe una soluzione militare del problema, provocando la ferma opposizione di Mara Carfagna, che come ministro delle Pari opportunità difende la minoranza dei polipi ed il loro diritto ad esprimersi. Aggiungendo però, da brava donna del sud esperta delle tradizioni domestiche, che i polpi vanno comunque prima "inteneriti" immergendoli in acqua bollente.

Nel tentativo di correggere lo storico squilibrio "a sinistra" della cultura italiana, la Gelmini firma una circolare che cancella polpi ed affini dai programmi didattici. Le ore recuperate verrano dedicate allo studio della trota, accogliendo specifica richiesta degli amici della Lega.

... l'unico che non parla è lui, Silvio Berlusconi. Sfiora appena il tema durante un suo intervento a Confindustria, in cui afferma che un polpo quando la mattina va a farsi la barba e si guarda allo specchio si è già rovinato la giornata. E poi da Vespa, dicendo che i polpi sono brutti quasi quanto Rosi Bindi, simpatica battuta subito travisata dalla stampa di sinistra per montare un caso.
Ma anche se cerca di non dare peso alla previsione di Paul, Berlusconi è preoccupato.
Sarà come al solito Dell'Utri a rassicurarlo e a risolvergli i problemi.
Come?

Nel solito modo, ovviamente, chiedendo l'intervento di una piovra più grande...

La vicenda politico-governativa italiana è oramai un format mediatico, in cui ognuno recita la sua parte secondo canoni prefissati, tanto da poter essere utilizzato come un modello da laboratorio: si può inserire una notizia, che sia vera o di fantasia, ed il sistema sputa fuori tutto quel baillame di dichiarazioni e smentite che costituiscono la cosiddetta "reazione politica".
Non si tratta di ragionamenti, solo di copioni applicati.
Però, l'informazione televisiva è oramai fatta di 1% di notizie e 99% di "reazione politica".
Cercate di carpire quell'1% ed approfonditelo da soli.
E con le "reazioni politiche", sciacquatevi le orecchie.

sabato 24 gennaio 2009

la sensazione di volare italiano, in cifre

Azz... Repubblica m'ha pubblicato! Uno non è neanche più libero di dire qualche cazzata che finisce sul giornale davvero.


Meno male che hanno corretto un po' la forma, rimesso in ordine le parole...
però a me piaceva di più come l'avevo scritta io, e almeno qui sono libero di riportarla come l'avevo scritta.


Oltre all'accollo dei debiti, la soddisfazione di "viaggiare italiano" - sensazione alquanto ignota a chi è costretto a volare spesso Alitalia - fatta eccezione per gli emigrati di cui parla a volte Berlusconi ("salvi la nostra compagnia di bandiera, ci fa sentire a casa!") - costa agli italiani esattamente un sovraprezzo del 133% sui voli interni, stimabile in circa € 100 a biglietto a/r. Ecco i miei calcoli, potete verificarli tranquillamente: ho individuato a caso 2 date per un volo a/r, scelte ad oltre un mese di distanza (2 e 6 febbraio). Ho scelto delle rotte assimilabili sui principali paesi
europei ed ho impostato la prenotazione di un biglietto a/r sui siti dei relativi vettori "di bandiera". In tutti i casi ho scelto date flessibili in modo da avere la tariffa più economica, da usare come base del confronto. Ecco i risultati, tasse e altre spese comprese:
Madrid-Alicante (IBERIA) € 77,14; Berlino-Monaco di Baviera
(LUFTHANSA) € 101,7; Parigi-Nizza (AIR FRANCE) € 111,92;
Londra-Glasgow (BRITISH AIRWAYS) € 89,43... Roma-Venezia (ALITALIA) €
171,63! (se si prenota dal sito Air One, lo stesso volo costa € 172,76.. non so perché). Non male, vero? Ma consideriamo anche le differenze di salario reale tra questi paesi. Ho utilizzato i dati Eurispes (2006) per fare un confronto a "salari parificati": 
Madrid-Alicante € 71,96; Berlino-Monaco € 77,79; Parigi-Nizza € 92,13;
Londra-Glasgow € 51,86. La media è € 73,43, quanto più o meno dovrebbe costare un Roma-Venezia a/r. A voi la verifica di quel 133% di rincaro citato prima.
Ok, non è un test troppo scientifico. Forse sono stato solo sfortunato nei voli scelti. Ma si, proviamone altri....
Roma-Torino € 170,53; Madrid-Bilbao € 66,14; Roma-Bari € 182,41; Berlino-Stoccarda € 97,95...
continuo?

lunedì 22 ottobre 2007

Elementi di politica di base, per non partecipare a un V-day da perfetti ignoranti


Dai... si fa presto a urlare vaffanculo,
a dire che i politici sono tutti ladri, corrotti, comunque interessati solo al proprio tornaconto...
..magari si è letto "La casta", magari si è è andati a dormire una volta all'una di notte per scrivere un post nel blog di Grillo...
ma a un V-day bisognerebbe andarci con qualche conoscenza sul funzionamento del "Sistema", mica solo a urlare volgarità.

E che cazzo!!!

(lo stesso si dovrebbe fare quando si vota, ma lì non ci vede nessuno e non si fa brutta figura)

ok boys, ok girls, per chi non si accontenta solo di appiccare il fuoco ecco il funzionamento della politica italiana, in 45 parole (articoli compresi).
Segue un glossario, tratto dall'esperienza tutta italiana del partito perfetto, "Forza Italia". Leggete e imparate.


COS'E' LA POLITICA

Gestione del bene pubblico.
Identificare il bene pubblico. Identificare la corretta gestione.
Programmi di chi si propone a ciò
Elezioni dei rappresentanti
Governo. Opposizione.
Rispetto dei programmi. Capacità di gestire il "corrente"
Critica costruttiva dell'opposizione
Bene: RIELEZIONE. Male: SCONFITTA ELETTORALE
(Cosidetto principio dell'alternanza)


Glossario:

Bene pubblico
insieme mutevole, composto dai sentimenti, dalle sensazioni, dalla cultura e dalle paure degli elettori votanti. Per i non votanti conta solo l'effetto indiretto sui votanti. Tale insieme va influenzato per indirizzarlo il più possibile verso l'identificazione di bene pubblico fatta da chi si propone alla gestione dello stesso. Ma si tratta di un fenomeno riflessivo, in quanto la stessa identificazione dipende a sua volta da tentativi di adattamento a sentiment che riflettono le "mode" del momento. Infine, l'identificazione è un fenomeno discontinuo, in quanto la propria proposta può contenere anche una cosa ed il suo perfetto contrario, in modo da prendere sia chi la pensa in un modo, sia chi la pensa in quello esattamente opposto.
Vale qui la capacità di saper mirare e dosare bene i messaggi.

Gestione del bene pubblico
Operare in modo da massimizare A=
f(x;y), dove x e y sono la capacità marginale di fare i propri interessi e y è la durata della propria gestione. A sua volta y è una variabile endogena, dipendente dalla capacità di far apparire minimo il divario tra gestione e programma presentato oltre che da quella di nascondere i danni che si provocano massimizzando A.

Programmi di chi si propone alla gestione del bene pubblico
Insieme di equazioni del tipo

A1=Max(B1)
A2=Max(B2)
A3=Max(B3)
......................
An=Max(Bn)

C1=Min(D1)
C2=Min(D2)
C3=Min(D3)
......................
Cn=Min(Dn)

dove B sono variabili generalmente positive per tutti, D sono variabili generalmente negative per tutti ed n deve tendere a infinito. A e C sono valori target che devono essere fissati in termini miracolistici per attirare l'attenzione.
La forza del programma si misura nella capacità di non far comprendere ai votanti le correlazioni implicite che impediscono massimizzazioni/minimizzazioni indipendenti.

Elezioni dei rappresentanti
Fase determinata da 2 obiettivi:
A) massimizzare il numero di rappresentanti della propria joint venture (si può denominare anche "partito" o "cricca").
B) capacità di ordinare gli eleggibili per valore decrescente di apporto alla massimizzazione della funzione A=
f(x;y) di gestione del bene pubblico, così che si possa prefigurare il miglior scenario di realizzazione possibile.

Governo / Opposizione
Forza legittimata dal consenso elettorale a governare il paese / minoranza sconfitta platealmente, oramai fuori dal contesto storico e sociale per l'incapacità intrinseca di adeguarsi al processo democratico mondiale.
Tutto ciò nel caso in cui si vinca.
Quando si perde sarà:
Associazione a delinquere provvisoriamente occupante i posti di potere per effetto di palesi brogli elettorali / Grande maggioranza del paese, non più disposta a tollerare lo scempio fatto da un governo illeggittimamente autoproclamatosi, disposta anche, se necessario, a farsi carico di azioni irrituali che possano però consentire il ripristino delle libertà (l'eventuale utilizzo delle armi da fuoco è categoricamente escluso, a meno che non si tratti di prodotti d.o.c. della Val Trompia, che hanno perlomeno il merito di un artigianato di grande prestigio internazionale).

Rispetto dei programmi / Capacità di gestire il "corrente"
Trattandosi di valori misurabili non in termini reali ma solo percepiti, il valore sarà sempre prossimo al top assoluto, con scarti "white noises".
Che nel frattempo si possa fare bancarotta non è un fenomeno rilevante, a meno di effetti negativi sulla componente y della funzione di gestione del bene pubblico.

Critica costruttiva dell'opposizione
Lavorare anche 24 ore al giorno, al fine di scovare, pensare o inventare di sana pianta circostanze o situazioni che possano consentire crisi interne della joint venture governante, determinando così effetti negativi sulla componente y della loro funzione di gestione del bene pubblico.

Principio dell'alternanza
Fenomeno appartenente alla fisica astratta, in quanto nel mondo reale non esiste forza di governo che possa lavorar male.


domenica 14 gennaio 2007

4-8 Jan 2007... Mr Bloom in Beograd














Solenne e paffuto, Buck Mulligan comparve dall'alto delle scale, portando
un bacile di schiuma su cui erano posati in croce uno specchio e un rasoio.
Una vestaglia gialla, discinta, gli levitava
delicatamente dietro, al soffio
della mite aria mattutina. Levò alto il bacile e intonò:

Introibo ad altare Dei.

Con un occhio aperto e uno chiuso leggo queste parole. Treno delle 5.02 per Ponte Galeria, da lì per Fiumicino aeroporto. E poi volo, Milano Malpensa, attesa, altro volo, Beograd, Srbjia.
Mi accompagna James Joyce, con il libro che più di ogni altro ne ha celebrato la fama.

FLASH FORWARD
Pochi giorni fa Ermanno mi dice...
"Stai leggendo l'Ulisse ora??? credevo che lo avessi letto quando avevi 18 anni!!"
Ne avevo letto solo poche pagine.. mica facile trovare a 18 anni lo spirito di imbarcarsi in 741 pagine di pensieri interiori, associazioni mentali, allegorie classiche, rimandi alle tradizioni irlandesi, sublimazioni sessuali etc etc.
Però ero un patito di psicoanalisi (o meglio.. un patito di Freud) e Joyce era a detta di tutti lo scrittore che in senso più innovativo ne aveva recepito il nuovo nel descrivere l'umano.
Allora dicevo a destra e manca che Joyce e Svevo erano i più grandi, anche se di Joyce avevo letto, per l'appunto, poche pagine (con Svevo ero stato un po' più onesto...)
Ma le città non possono essere conosciute dalle guide turistiche o dai servizi televisivi, e i libri non possono assimilarsi dalle note critiche, magari accompagnate da qualche pagina indicativa.L'idea di questo blog mi è venuta durante i miei giorni in Belgrado. Raccontare sensazioni di viaggio e di lettura, nello splendido abbinamento che spesso comportano. Esplorazioni urbane e sentimentali.
Così era giusto iniziare dalla fine, dal viaggio che ha dato l'idea.

4 gennaio, ore 5.55, stazione di Ponte Galeria, buco del culo del mondo alla periferia di Roma.. mancano pochi minuti alla coincidenza per Fiumicino aeroporto. Fa freddo mica poco. La sala d'aspetto ha due porte, una avanti ed una dietro, lasciate aperte da chiunque entri. Per quanto un ferroviere si alzi a richiuderle sono nella galleria del vento. Meglio uscire fuori. Nebbia umida e fredda. L'ora più fredda di questo caldo inverno. C'è un bar aperto e mancano 4 minuti al treno. Si può fare. Un cappuccino richiesto bollente.
Il viaggio è iniziato, e va iniziato d'impeto: 24 pagine nella prima ora, ho conosciuto il famoso Stephen Dedalus. E' lui il mio primo compagno di viaggio, colto, complesso, noioso.. almeno per il momento. Poi verrà Leopold Bloom, più simpatico, più umano con i suoi piacevoli "difetti". Poi verrà Dragana, che mi verrà a prendere all'aeroporto di Belgrado... mi ha mandato una email pochi giorni prima per precisare: sono contentissima che vieni, però spero che non ti fai illusioni, ho anche un ragazzo, che non è proprio un fidanzato ma con cui esco spesso insieme. Non ti preoccupare Dragana, sei carina e gentile, ma non sei stata tu a mettermi sull'aereo.
4 giorni... passeranno presto. Avete mai viaggiato da soli? Le sensazioni sono contrastanti, l'appartamento di casa è sempre lì nei suadenti piaceri di ozio che si propongono come tentazioni alternative.
Ecco il treno per l'aeroporto.
Sull'atlante geografico di Belgrado risalta la posizione all'incrocio di due fiumi, la Sava e il più noto Danubio, lì dove va a terminare la pianura sterminata che inizia nel sud della Slovacchia. Al centro-nord della Serbia, lo stato che perde i pezzi. Che bella nazione poteva essere la Jugoslavia, una grande natura, città diverse e bellissime, un crogiolo di razze e culture. Che squadra di basket avrebbe avuto!! Anche nel calcio sarebbe stata forse più forte di noi. Si è deciso invece di prendere la strada dell'odio e forse ora sono i serbi quelli a pagare il prezzo più alto. Lo spezzatino non è ancora terminato per loro, si è appena separato il Montenegro, la Voivodina ne comincia a parlare. E del Kosovo non si sa ancora cosa fare.
Milosevic voleva la grande Serbia, ora la Serbia è più piccola che mai, persa dentro un'Europa che non vuole ancora perdonarla. Le compagnie aeree che collegano Belgrado con il mondo sono 13, a Bucarest ce ne sono una ventina, per fare un paragone. I voli nazionali non esistono la Serbia è diventata troppo piccola.
E quante città dell'ex Jugoslavia sono raggiungibili da Belgrado, volete saperlo?
UNA...
.. Podgorica, in quel Montenegro appena separatosi, l'unico volo nazionale è diventato internazionale. Niente per Ljubljana, per Zagabria o Spalato, per Sarajevo o per Skopje. La guerra è finita, ma non è che ci si voglia tanto bene ora.
L'Ulisse racconta una giornata a Dublino, dall'alba ad alcune ore dopo la mezzanotte. Una moderna odissea e un epica del corpo umano, come il suo stesso autore la definì.
Al centro del romanzo c'è l'esploratore, Leopold Bloom. E' stato definito come l'uomo sensitivo medio, per la sua capacità di saper raccogliere informazioni sulla realtà umana dai sensi. Visive, uditive, olfattive, gustative, tattili. Ne aggiungerei un'altra, sessuali. La libido di Mr Bloom si comporta proprio come un centro sensoriale, reazioni più istintive che razionali.
Così vi racconto Belgrado, catalogata in sensazioni.


VISTA
Ti fa sentir giovane. In qualche luogo dell'oriente: mattina presto: muoversi all'alba. Viaggiare intorno davanti al sole, rubargli una giornata di cammino. Seguitare sempre così mai diventare più vecchio di un giorno tecnicamente.

La città è interessante, bella soprattutto la notte grazie ad una illuminazione veramente suggestiva, arricchita dai decori natalizi, che qui durano il doppio. La grande maggioranza è ortodossa, quindi celebra il Natale il 7 gennaio, ma Dragana mi dice che i decori sono stati messi prima del 25 dicembre. Ci si vuol sentire allineati al resto del mondo. Il capodanno viene celebrato due volte, visto che chi segue il calendario giuliano lo festeggia il giorno che per noi gregoriani corrisponde al 13 gennaio. Per lo più sono gli anziani e i giovanissimi, che sfruttano l'occasione per una notte in discoteca in più.

Il fulcro di Belgrado è la fortezza di Kalemedgan. Domina dall'alto la città, offrendo alla vista un panorama esteso soprattutto sulla parte nuova della città, oltre che sui fiumi. La costruzione in se non emoziona chi è abituato a ben più importante archeologia, ma seguendo questo criterio un italiano non dovrebbe mai viaggiare all'estero. C'è un po' di tutto, qualche muro della romana Singidunum, mura ed archi di aspetto medievale, la fortezza vera e propria, presidio militare che porta i segni dei razionalistici restauri di epoca comunista. Poi uno zoo, una chiesa ortodossa, un bar panoramico, un parco enorme, con alberi grandi e antichi, una miriade di sculture celebranti persone che non conosco, la scultura più grande è dedicata alla Francia, esempio forse unico di evidente tributo a un'altra nazione (legami coloniali a parte). La vedo di giorno da solo, frequentata da anziani in passeggiata salutare, da praticanti del jogging o da chi fa sgranchire i cani. La vedo di notte, illuminata di un fascinoso e tenebroso blu notte, in compagnia di Dragana, in mezzo a molte coppie che si baciano. Ma non noi.

Come propaggine di Kalemedgan, si estende Knez Mihailova, la strada del passeggio, dello shopping, degli eventi. Circondata da palazzi di buona fattura, di rimembranza viennese ma con un accento slavo, ovviamente. Esteticamente i serbi fanno la loro figura. Alti, non eccessivamente come i croati, hanno le loro caratteristiche slave mischiate a qualcosa di mediterraneo. Negli uomini l'aumento della calvizia s
embra ancora più accentuato che nel resto del mondo.. forse perchè qui non si usa radersi a zero e i pelati sono solo dei pelati, non dei rasati. Le donne preferiscono i capelli lunghi, i jeans attillati, gli stivali. Dragana esce da questo clichè, ha un viso e un taglio di capelli che ricordano un po' la Geena Davis degli esordi, con delle lentiggini molto graziose, modello Incontrada. Non è alta, sembra più giovane dei suoi quasi 28 anni. Veste prevalentemente gonne lunghe, ma gli stivali li porta anche lei.
Le scarpe possono dire molto del livello economico di una nazione, parlo di quelle nazioni dove la maggior parte della gente non è griffata. Un jeans anche vecchio può corrispondere ai canoni della moda attuale, dove gli strappi aggiungono valore al capo, una t-shirt può fare la sua figura anche se costa 5 euro. Ma se le scarpe, per quanto pulite e lucidate, presentano chiari segni di usura chi le indossa è probabile che non se la passi troppo bene. C'ho costruito sopra un test empirico, che mi da sempre risultati congrui. Non sto qui ad illustrare tutta la raffinata tecnica dello "scarpometro" e a commentare i risultati, ma posso dire che a Belgrado l'esito è stato buono, decisamente superiore alla media dell'Est Europa. Ciò mi sorprende, pensavo che fiaccata da anni di guerra e poi dal bombardamento "caritatevole" della Nato l'economia serba languisse a livelli più bassi. Chiedo a Dragana quanto sia il livello medio del reddito, mi dice sui 200 euro. I prezzi variano dal 40 al 70-80% dei corrispondenti prezzi italiani, quindi diciamo che in termini reali corrispondono a un salario di 350 euro da noi. Secondo me non basta per avere buone scarpe. Ricordo di aver letto che la Serbia è forse la nazione europea con la maggiore percentuale di sommerso, quindi le entrate per molti non si limitano allo stipendio medio. Dragana ha anche un auto, una Daewoo Kalos, con cui mi porta in giro per ore. E mi paga tutte le cene che facciamo insieme (solo una volta sono riuscito ad offrire io, perchè era il mio compleanno). Lavora come fisioterapista per bambini affetti da patologie alla colonna vertebrale. Ha fatto diverse vacanze all'estero. Credo che almeno 400 euro li porti a casa.
Un'ultima cosa per chiudere l'argomento VISTA:
ciò che rimane del passato, ciò che prefigura il futuro.
I segni dei bombardamenti non vi sono più, ho visto solo un palazzo con danni evidenti, e lo stavano ristrutturando. Sono stati ricostruiti i ponti, i binari, i palazzi governativi. Sulla collina dei politici risplende sempre la villa che è stata di Milosevic, non so a che sia adibita ora. In una vicinissima villa risiede la vedova di Zoran Djindjic il presidente ucciso nel 2003, forse dalla mafia di Zemun, forse da mafie molto più potenti e legali. A fine gennaio in Serbia ci saranno le elezioni parlamentari. La città è piena di manifesti, anche enormi , di Bogoljub Karic (vedi foto). Ne parlo con Dragana e un suo amico che sembra essere molto dentro la vita politica. Mi dicono che si tratta del leader di Pokret Snaga Srbije, in italiano "Movimento Forza Serbia". E' un tycoon che ha fatto i miliardi in modo oscuro all'epoca di Milosevic ed ora rischia fortemente la galera, a meno che non riesca ad andare in parlamento.
A me ha ricordato qualcuno.




TATTO
Accosciat0 sulla seggetta spiegò il giornale voltando le pagine l'una dopo l'altra sulle ginocchia denudate. Qualcosa di nuovo e agevole. Non c'è nessuna fretta. Tratteniamola un po'.

Questa volta ho voluto risparmiare sull'hotel, visto che già il volo costava 300 euro (Ryanair, dove sei?). Da internet trovo questo Hotel Royal, 3 stelle centralissimo, 32 euro a notte, 35 con la doppia uso singola. Abbastanza onesti dal sito, potevi vedere dei video in cui venivano visualizzate camere, sala ristorante, reception, tutto abbastanza da vicino. Quindi non è che mi aspettassi un granchè.
La camera mi appare al suo peggio, forse avevano dimenticato di pulirla. La rossa moquette del pavimento è dura, liscia dal consumo in certi punti. Guardo da vicino: ci sono briciole e capelli di tipo diverso. Sarebbe difficile per la scientifica identificare il mio killer. Di velluto rosso anche le tende, di velluto morbido e fastidioso al tatto, il letto è doppio, visto che ho deciso per il supplemento, ma le lenzuola sono da singolo. Durissime. 3 copertine di lana dentro l'armadio. La prima notte, la spiacevole sensazione del materasso nudo a contatto della mia gamba, quale sarà stata l'ultima gamba che aveva toccato?
Doccia salvifica. In piedi sulla ceramica della vasca, vecchia ma non rovinata. Soprattutto pulita. Acqua calda perfetta, facilissima da mixare, nonostante i sanitari d'epoca.
Dopo il primo giorno la camera verrà pulita con molta più cura, le sensazioni miglioreranno.
Migliorerà anche la temperatura della bevanda che mi viene servita nell'ambito dello spartano breakfast included (UNA bevanda, UNA omelette). Il caffè del primo giorno era praticamente freddo. Nelle colazioni successive riuscirò ad avere tè a temperature accettabili.
Mr Bloom vive la sua giornata dublinese con una saponetta in tasca. Spesso si trova a doverla spostare, per i fastidi che gli da quando si siede o per la paura di rovinarsi il vestito. La mia saponetta è la macchina fotografica, che mi accompagna nei miei tour, cambiando spesso tasca a seconda delle esigenze, o della mia comodità.

GUSTO
Mr Bloom mangiava con gran gusto le interiora di animali e di volatili. Gli piaceva la spessa minestra di rigaglie, gozzi piccanti, un cuore ripieno arrosto, fette di fegato impanate e fritte, uova di merluzzo fritte. Più di tutto gli piacevano i rognoni di castrato alla griglia che gli lasciavano nel palato un fine gusto d'urina leggermente aromatica.

La cucina serba, come altre di paesi limitrofi si basa soprattutto sulla carne.
La prima sera Dragana vuole portarmi ad un ristorante tipico a provare il loro barbecue. "Non vorrai mica che ti porto a mangiare una pizza?", mi dice. Per carità, dovunque si vada bisogna provare la specialità della casa. Il posto è fuori città, e con l'occasione mi mostra molto della Belgrado "esterna". C'è anche un'altra ragazza con noi, che mi viene presentata come la sua migliore amica. Il nome è troppo difficile per essere ricordato. E non avrò bisogno di ricordarlo, visto che a cena lei non viene. La riportiamo alla sua auto ed andiamo al ristorante, che troviamo però chiuso per ferie. Dragana tende a scusarsi molto anche delle cose di cui non ha colpa. Conosce un altro ristorante simile, ci rechiamo lì. Non è il massimo della sicurezza alla guida, si distrae spesso e non valuta con dovuta attenzione i rischi del traffico belgradese, che è piuttosto intenso ma mantiene quella scorrevolezza che può rendere peggiore il danno. Riflettevo su questo, quando lei, forse leggendo i miei pensieri, mi parla dell'incidente che ha fatto pochi giorni prima. Comincio a preoccuparmi. C'è da fare un'inversione, che la strada in cui dovevamo girare l'abbiamo saltata. Dragana l'inizia bene, ma poi si blocca, pensando di dover guardare se venivano auto da una direzione da cui non potevano venirne . Una invece arriva, e bella spedita, dall'altra parte . Cazzo.. Dragana... muoviti!! L'auto suona ma non rallenta. -5 all'impatto, -4, -3, -2.... Dragana riparte, tranquillissima, l'auto ci sfiora, io ho 10 anni in più, ma non lo lascio vedere. Anche il secondo ristorante è chiuso... ce ne viene consigliato un terzo, spero non sia lontano. Sarebbe scortese chiederle di far guidare me. Riusciamo ad arrivare al terzo, è aperto. Ci sediamo contenti e lei chiede cosa possiamo mangiare al cameriere. Non possiamo mangiare nulla, ma possiamo prendere un caffè, la cucina riapre dal giorno successivo. Ci beviamo il nostro caffè, mentre inizio a conoscere Dragana, che ho incontrato da appena 2 ore. Mi piace, molto più che nelle foto, dove appare un po' diversa. Lei si scusa ancora per tutta la situazione dei ristoranti. Provo a flirtare un po'. Sorride molto, ma sostanzialmente mi fa capire che non c'è trippa per gatti.
Finito il caffè proviamo il quarto ristorante, questo consigliato dal gentile cameriere. Aperto finalmente, ed è anche un posto carino. Il menù è rigorosamente serbo, con caratteri cirillici, per cui mi devo affidare alla mia amica che mi ordina un misto d'arrosto con vari tipi di carne. Sapori diversi dai nostri arrosti, ma decisamente buoni. Soprattutto i preparati, come le salsicce o delle specie di piccoli hamburger aromatizzati che ricordano i mititeii rumeni, sono molto piacevoli. Il piattone di arrosto è accompagnato da una sorta di mousse di peperonata, con cui si sposa benissimo, e da una buona birra serba. Non c'è verso di pagare il conto, quindi non vi posso parlare del rapporto qualità/prezzo.
Tanto non ricordo il nome del ristorante e non sarei in grado di dare indicazioni per ritrovarlo.



OLFATTO
P.S. Dimmi che profumo usa tua moglie. Lo voglio sapere
MARTHA

Il brindisi per il mio compleanno è stato a base di vino cotto. In un localino molto carino, assomigliante a un salotto di estrosi fuorisede, con libri sparsi, divani comodi e musica che spazia dai Prodigy ai Joy Division. Brindiamo con il primo bicchiere. Il vino è forte, caldo, odoroso di spezie tra cui sicuramente la cannella. In altri tavoli si fuma. Quasi tutti fumano a Belgrado, non Dragana, che sembra in tutto e per tutto incarnare il modello della ragazza virtuosa. C'è anche chi fuma il narghilè, e tutto diventa più orientaleggiante.
Non ho pranzato, e la fame si fa sentire, tanto da farmi apparire quasi stimolante i desideri di Mr Bloom, di far sfrigolare un rognoncino nel burro fuso. O da farmi odorare le pagine dello spuntino al pub Davy Byrne, a base di tramezzino al gorgonzola, olive italiane e bicchiere di Borgogna.
Il vino a digiuno fa effetto, scalda le vene, l'odore di spezie e il fumo mi narcotizzano un po'.
Ordino un secondo bicchiere.. tanto è l'unica cosa che riesco a pagare in questa vacanza.
Desideri sessuali, o forse anche solo di maggiore intimità risorgono.
Chissà se Dragana avverte qualcosa di simile. Lei ha bevuto un bicchiere solo, ma se è quasi astemia, come mi ha detto, forse dovrebbe essere un po' inebriata anche lei.
Proviamo a far salire un po' la temperatura della conversazione...
Non mi segue... sembra più che altro un po' preoccupata e triste.
Di li a poco mi dice che purtroppo quella sera non può stare con me perchè è la vigilia di Natale e deve andare in chiesa, che anche loro hanno una messa di mezzanotte.
Si scusa ancora molto, addossandosi altre colpe che non ha. Alle 20.30 mi riporta in albergo e torna a casa per la sua notte di Natale.
Alle 20.31, quindi, finisce la serata del mio giorno di compleanno. Guardo in televisione alcuni canali che celebrano la messa, la chiesa ortodossa qui ha inglobato il rito pagano di bruciare una sorta di mazzo di rami e foglie secche di non so quale albero. Sarei potuto andare alla basilica di San Sava a fiutare quel mix di brace e inverno, di fede e superstizione. Ma mi sento stanco, a San Sava andrò domani.

UDITO
Martin Cunningham mormorò:
- Ho patito le pene dell'inferno quando parlavate di suicidio davanti a Bloom.
- Cosa? mormorò Mr Power. Perchè?
- Suo padre s'è avvelenato, mormorò Martin Cunningham.

Una volta, stavo chattando con Dragana e lei mi disse che c'era un temporale a Belgrado.
Per fare una battuta, che magari desse il via a un po' di flirting, le dissi
- Se hai paura posso venire nel tuo letto ed abbracciarti stanotte.
- Tesoro mio, rispose, ho provato i bombardamenti, che effetto vuoi che mi faccia un temporale?

Il 24 Marzo 1999 la Nato prende atto del fallimento dei negoziati e, senza chiedere mandato ONU per gli annunciati veti di Russia e Cina, inizia la sua opera di "dissuasione". I bombardamenti iniziano con il buio, dopo le 20, nella zona di Pristina e alla periferia di Belgrado.
Il 25 Marzo 1999 Dragana, che ha da poco fatto 20 anni, non sa ancora nulla di questi bombardamenti e non crede che ce ne saranno mai. Come ogni altro giorno si reca all'università.
"Siamo quasi al 2000, non succederà mai più che una città europea verrà bombardata"
Questo è quello che dicono tutti, questo è quello a cui crede.
Scapperà alcune ore dopo, conoscendo il suono dell'allarme aereo e, poco dopo, quello delle bombe.
Così fù per 77 giorni. In quei giorni quasi tutto si fermò. Dragana ricorda che si viveva tutti insieme, parenti, amici, in casa di chi aveva appartamenti al primo piano. Non si faceva nulla, quindi si giocava a carte, si scherzava, si rideva. Tutto sommato un periodo quasi divertente, almeno per chi non ebbe morti. Ci furono circa 2000 vittime tra i serbi, nessuna tra le forze Nato, uranio impoverito a parte.
A Belgrado vennero colpiti soprattutto obiettivi militari e politici. Ci fu forse qualche errore. Venne colpito un ospedale, ma questa notizia è stata poi smentita dalla Nato e ricondotta alla propaganda di Milosevic: l'edificio colpito era in realtà una caserma...
Dragana, che nessun risentimento prova nei confronti degli americani e degli altri paesi che hanno partecipato, che nessun interesse ha per le ideologie, mi dice che in realtà, si trattava proprio di un ospedale.

Poi vuole precisare...
- Se anche fosse stata una caserma, avrebbe fatto differenza? Tutt'al più sarebbero stati uccisi dei giovani costretti a fare i soldati per non andare in galera, anziché delle persone malate.

Qualcuno vuole obiettare?








































lunedì 1 gennaio 2007

Per Asimov & co. ...era il caso di farci sognare?


2007
è il numero di oggi.
da 8 anni la luna di spazio 1999 ha abbandonato la sua orbita,
da 7 il satellite nucleare indiano è stato fatto saltare,
e un medico in Australia ha messo a punto la tecnologia per ridare la vista ai ciechi
e ben 6 anni sono passati dagli "strani fatti di Giove", quando il monolite del progresso fece la sua ultima apparizione.
2007...
le ultime 3 cifre poi,

la dicono lunga,
riuscivate a immaginarlo...
l'agente segreto del futuro?
Signore e signori... ecco a voi
MARIO... SCAAAAARAMELLA!!
(per vomitare servirsi degli appositi sacchettini)