giovedì 29 luglio 2010

Paul dice la sua (come si permette???)




Dopo essersi rivelato un oracolo infallibile nel prevedere i risultati dei mondiali sudafricani, al simpatico polpo Paul viene chiesto di esprimersi circa il prossimo futuro della politica italiana.
La foto indica come la pensa lui, che di previsioni non ne sbaglia neanche una.
Quello che Paul non immaginava, era il fuoco incrociato che si sarebbe scatenato di li a poco...

Ecco le prime reazioni, all'incauta previsione...

Scoop di Libero che rivela come Paul abbia soggiornato a lungo nei mari cubani, con tanto di foto (dubbia) che lo ritrae con t-shirt di Che Guevara.

Canale 5 lo segue in una sua giornata tipo, ironizzando sulla colorazione della parte terminale dei suoi tentacoli, molto simile a dei calzini verdi. Signorini si sente male in diretta, nel vederlo così out of fashion.

Vigorosa dichiarazione di Capezzone , che dice basta, siamo stanchi, di questa soffocante dittatura morale dei celenterati.
Dopo la dichiarazione, il portavoce del PDL litiga con un calamaro, con cui si sputa a vicenda. Il calamaro ha la meglio, per cui le immagini vengono tagliate.

Bonaiuti smentisce tutto, affermando che in realtà Paul ha fatto esattamente l'opposta previsione, ma è stato il riflesso del vetro dell'acquario a trarre in inganno tutta la stampa, che essendo di sinistra, voleva solo vedere quello.

Su Il Giornale, articolo della Maglie che ricollega Paul alla Jihad islamica, identificandone la provenienza in una zona scogliera di Beirut in mano agli Hezbollah palestinesi. Lo stesso quotidiano recupera un articolo "illuminante" della Fallaci del 2002, contenente un'invettiva contro Fini perché si opponeva al bombardamento nucleare del mar Mediterraneo in difesa dei valori giudaico-cristiani

Ghedini annuncia la predisposizione di un lodo che vieta valutazioni della fauna marina nei confronti delle prime 4 cariche dello stato. Alfano approva e condivide in pieno, trattandosi - a suo avviso - del problema più urgente che investe oggi il mondo della giustizia.

Da grande telegiornale generalista, il TG5 da il dovuto peso alla previsione di Paul, trattando la notizia nella rubrica "Gusto", corredata da talune ricette sfiziose.

Bertolaso evidenzia come la Protezione Civile da lui guidata abbia sempre considerato i molluschi marini una delle più grandi minacce nazionali. E' stato solo il pressapochismo di una certa politica, non quella attualmente di governo, ad impedirgli di prepararsi bene al problema con alcuni stage alle Maldive.

In una veemente edizione del TG4, arringa di Emilio Fede che chiede a quale titolo parli questo Pal, Pil, Pul, Pol, ed afferma che se ora ci saranno attentati alla persona del presidente del consiglio silvio berlusconi, la colpa sarà solo di questa infima sottospecie di animale. In segno di solidarietà, vengono trasmesse immagini di Iva Zanicchi mentre prepara il polpo "allo scapecio".

In diretta, Sgarbi morde in testa un polpo e gli da della capra. Il polpo non reagisce, si apprende poi che era stato scongelato prima della trasmissione.

Editoriale di Minzolini al TG1, in cui parla di un vulnus che si è creato
(Minzolini non ha molta fantasia).

A Ballarò Maurizio Lupi vuole smorzare i toni, ma non accetta che si parta da una base in cui i polipi si reputino i soli portavoce della questione morale. Nella stessa trasmissione, intervento misurato di Bondi che paragona i polpi all'essere più immondo della terra, Tonino Di Pietro.

Molto meno conciliante appare Gasparri, che dice che i "porpi" hanno oramai superato ogni limite con le loro dichiarazioni infamanti, e che bisognerebbe iniziare a pensare di togliergli la libertà di espressione. "E poi - precisa Alessandra Mussolini a "La Vita in diretta" - bisogna ANCHE dire che non sono normali, non si possono paragonare certo a dei cani o a dei gatti che fanno l'amore secondo natura!". Gli applausi di consenso travolgono Michele Cucuzza che vorrebbe dire che si tratta semplicemente di riproduzione asessuata, e danno forza alla Mussolini che urla che "ste frociate della riproduzione asessuata i porpi li andassero a fa in Spagna da Zapatero!"

Il ministro dell'Economia Tremonti annuncia che, nel rispetto di ciò che ci chiede l'Europa, il governo provvederà a tagliare i rami secchi. Quindi basta con gli 8 tentacoli a testa per ogni octopus vulgaris, conseguenza della deriva socialista-assistenzialista degli anni '70. Verrà lasciato un solo tentacolo, abbinato però ad una social card con cui sarà possibile recuperare qualche ventosa dagli scarti di pescherie convenzionate.

Forte intervento polemico di Belpietro ad Anno Zero, che attacca Concita di Gregorio chiedendole perché il suo giornale non abbia mai trattato il problema "polpopoli", il più grande scandalo di corruzione politica del dopoguerra incentrato sul perché ai polpi non sia stato mai richiesto il pagamento dell'ICI sulle loro tane.

Bossi dichiara che la gente del nord è stufa di questi animali che non sono padani, perché un polpo nel Po non si è mai visto, ed è pronta a scendere dalle valli imbracciando i fucili (da pesca).

Scatto di nervi di La Russa, che vorrebbe una soluzione militare del problema, provocando la ferma opposizione di Mara Carfagna, che come ministro delle Pari opportunità difende la minoranza dei polipi ed il loro diritto ad esprimersi. Aggiungendo però, da brava donna del sud esperta delle tradizioni domestiche, che i polpi vanno comunque prima "inteneriti" immergendoli in acqua bollente.

Nel tentativo di correggere lo storico squilibrio "a sinistra" della cultura italiana, la Gelmini firma una circolare che cancella polpi ed affini dai programmi didattici. Le ore recuperate verrano dedicate allo studio della trota, accogliendo specifica richiesta degli amici della Lega.

... l'unico che non parla è lui, Silvio Berlusconi. Sfiora appena il tema durante un suo intervento a Confindustria, in cui afferma che un polpo quando la mattina va a farsi la barba e si guarda allo specchio si è già rovinato la giornata. E poi da Vespa, dicendo che i polpi sono brutti quasi quanto Rosi Bindi, simpatica battuta subito travisata dalla stampa di sinistra per montare un caso.
Ma anche se cerca di non dare peso alla previsione di Paul, Berlusconi è preoccupato.
Sarà come al solito Dell'Utri a rassicurarlo e a risolvergli i problemi.
Come?

Nel solito modo, ovviamente, chiedendo l'intervento di una piovra più grande...

La vicenda politico-governativa italiana è oramai un format mediatico, in cui ognuno recita la sua parte secondo canoni prefissati, tanto da poter essere utilizzato come un modello da laboratorio: si può inserire una notizia, che sia vera o di fantasia, ed il sistema sputa fuori tutto quel baillame di dichiarazioni e smentite che costituiscono la cosiddetta "reazione politica".
Non si tratta di ragionamenti, solo di copioni applicati.
Però, l'informazione televisiva è oramai fatta di 1% di notizie e 99% di "reazione politica".
Cercate di carpire quell'1% ed approfonditelo da soli.
E con le "reazioni politiche", sciacquatevi le orecchie.